Le feste sono passate, ma arrivano compleanni, comunioni e cresime. Ogni genitori si trova di fronte al dilemma di qual'è il regalo giusto per il proprio figlio. Un buon libro è in competizione con un gioco interattivo o un videogioco, allettante e pubblicizzato. Molto più di un buon libro appunto. Così anche noi che vogliamo girare pagine di carta e scoprire nuove e storie e nuove immagini, ci troviamo in competizione con la tv e la pubblicità che ci fanno vedere giochi che si muovono da soli, luci e fuochi artificiali.
"Per il mio compleanno VOGLIO il Nintendo!"
E già lo sai che dovrai contrattare modi e tempi di utilizzo, ingaggiare lotte sopportare capricci. Ma sai anche che tenerlo occupato mentre te lo porti dietro quando vai in pizzeria, solleva te dalla fatica di sollevare lui dalla noia di stare con tanti grandi.
C'è chi si oppone finché può a cedere all'acquisto di un tablet e chi invece sostiene che tanto vale perché questo sarà il loro mondo, un mondo con cui cerchiamo di stare al passo, pur sapendo che saremo sempre un tantino più indietro di loro che, con questo modo di comunicare ci sono proprio nati.
Bene, ho detto tutte le mie banalità. ORA STOP! RESET! REWIND!
Ci sono almeno un paio di errori in questo testo.
1. Non si può utilizzare il termine "competizione". Non si può pensare che un gioco annulla l'altro, che un libro è MEGLIO di un ebook. Semplice no? Per quale pregiudizio pensiamo che siano due alternative? Il gioco sano e quello pericoloso? Insomma, se si pensa che siamo in guerra allora è una guerra persa. È come mettere in competizione un buon gelato con un piatto di broccoli cotti al vapore, per un bambino. A mia figlia piacciono molto i broccoli così come ama il gelato e può mangiare l'uno e l'altro, così come impara un sacco di cose giocando al tablet o si perde un pomeriggio con un cavallino di stoffa!

3. L'esempio vale più di mille parole. Per quanto tempo i nostri bimbi ci vedono al pc, al cell, col tablet? Ho detto tutto, ed è lo stesso sottinteso al post del CIUCCIO...