sabato 27 aprile 2013

QUANDO LE VAGINE PARLANO...

Assistere a "I monologhi della vagina" è sempre un'esperienza molto toccante: ridi e scherzi, ma poi ti arriva il pugno nello stomaco. I monologhi di per sé sono già qualcosa che arriva dritto dentro, senza tanti giri di parole, ma assistere allo spettacolo e sapere che Soukaina, Ibi, Wahiba, Agnieszka, Monica, Chiara, Valentina, Giovanna, Miri, Silvia, Aurora e Laura, ovvero "Madreselva" (il comintato V-Day della Bassa Bresciana), hanno deciso di condividere questo percorso così intimo che le ha portate al centro della propria femminilità per poi trasformarsi in una rappresentazione teatrale che dà voce a tutte le donne del mondo, è ancora più straordinario. 
Queste donne, di cui alcune giovanissime, non sono attrici di professione, il che significa che HANNO SCELTO di buttarsi in un'esperienza di presa di coscienza del proprio essere femmina: ogni volta che si incrocia l'esperienza di un'altra persona, soprattutto se intensa e dolorosa, e ci si mette nei suoi panni, ci si rende conto di dove stiamo noi, di che cosa per noi è scontato e cosa invece è estremamente prezioso. Ibi ad esempio, ha interpretato il monologo "La treccia storta" e ha raccontato che le è piaciuta questa storia perché oltre al tema della violenza domestica contiene anche un'atto di ribellione, un tratto di carattere che lei stessa si riconosce. E così, nel gioco della teatralizzazione, ci sembra che il taglio dei capelli diventi un'esperienza riparativa per la protagonista di quel racconto se anche Ibi ci mette anche un po' della sua ribellione. 
Dove siamo collocate noi nell'Universo femminile è già una bella domanda, noi che veniamo ferite nel corpo ma che nell'esibirlo pensiamo di trovare riconoscimento e legittimazione in un gioco senza fine, ma lo è ancora di più chiedersi dove siamo collocate rispetto all'Universo maschile, noi che abbiamo figli e figlie adolescenti che con estrema frequenza inviano e ricevono messaggi con riferimenti sessuali che vivono in modo positivo ma anche passivo... (vedi Report di Save the children). Dove e da chi l'hanno imparato? Il sesso è la chiave della rivoluzione tanto quanto è lo è della repressione, è il riscatto e anche la punizione, due facce della stessa medaglia tenute in piedi dal gioco delle parti, quella maschile INSIEME a quella femminile, in un gioco di equilibri e contrappesi, nelle quattro mura domestiche così come nella guerra tra i popoli...




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