lunedì 4 novembre 2013

DIVERSA LIBIDO


Quando ho incontrato Federica Gagliardo, di lei mi ha colpita soprattutto la sua forza propositiva.
Federica è una combattente e come tutti coloro che hanno individuato un obiettivo nella loro vita, desidera condividerlo. Federica è fondatrice e amministratrice del gruppo Facebook “Diversa libido” volto a creare uno spazio di confronto sul tema della sessualità connessa alla disabilità:

“HO CREATO IL GRUPPO PER PARLARE DI "DIVERSA SESSUALITA'" PERCHE' LA NOSTRA SESSUALITA' NON RIMANGA ASTRATTA, MA DIVENTI CONCRETA, CONFRONTANDO LE NOSTRE ESPERIENZE E SUPERANDO I NOSTRI TABU'.
POTREMO AVVALERCI DEL SUPPORTO DELLA PSICOLOGA E SESSUOLOGA MONICA CAPPELLO E DELLE CONSULENTI DEL BENESSERE SESSUALE DI ROSSOLIMONE”
Federica            




Federica, qual'è stata la scintilla che ti ha fatto nascere l'idea di aprire un gruppo su questo argomento?
E’ una storia un po’ lunga, poiché il gruppo è frutto di un percorso di riflessione, ancora in atto. Non ho mai avuto un buon rapporto con il mio corpo e con la mia sessualità, perché nessuno mi ha mai insegnato questo tipo di amor proprio. Poi, un annetto fa ho conosciuto Susanna di RossoLimone, che mi ha aperto un mondo: mi ha fatto capire che devo volermi bene, apprezzarmi, imparare a conoscere il mio corpo. Ho cominciato un percorso con una terapista del perineo, che mi aiuta a ridurre la spasticità congenita dei muscoli vaginali, e, parallelamente, un percorso con la sessuologia Monica Cappello (laureatasi con una tesi sul tema “sessualità e disabilità”). Un giorno… mi si è accesa la lampadina! Avendo il fidanzato e gli amici disabili mi sono detta: “perché non creare un gruppo nel quale affrontare tutti insieme l’argomento?”.



A chi è rivolto questo gruppo?
In primis, come è ovvio, è rivolto alle persone disabili, che possono condividere e confrontare le proprie esperienze. In secondo luogo, possono partecipare professionisti che possono avere a che fare con la disabilità: ginecologi, ostetriche, psicologi, fisioterapisti, che possono fornire preziosi spunti di riflessione, dare piccole soluzioni ai problemi esposti, e magari approfondire la conoscenza del mondo della disabilità e migliorare il loro approccio nei confronti delle persone disabili. Infine, vorrei che partecipassero i genitori di persone disabili, i quali purtroppo non vedono i figli come portatori di sentimenti e desideri sessuali e affettivi, ma come “esseri asessuati”.




Quali aspettative avevi e hai in merito?

Avrei voluto che i disabili partecipassero attivamente, ma nessuno lo fa, e questo mi amareggia molto. Avevo pensato di chiudere il gruppo, ma le ragazze di RossoLimone mi hanno convinta a non farlo perché pensano che la gente legga ciò che viene condiviso: me lo auguro…!





Quali dunque pensi siano i pregiudizi che le cosiddette persone “normodotate” hanno nei confronti della sessualità delle persone con disabilità?
Per fortuna ho conosciuto persone che sono andate oltre la disabilità, guardando quella che sono e trattandomi come loro pari. Di contro, ci sono persone che considerano i disabili come persone prive di una propria personalità e bisognose di continua assistenza. Il pregiudizio deriva proprio dalla incapacità di vedere i disabili come portatori di bisogni affettivi. In parole povere: “chi se lo/la prende?”



Quali i pregiudizi delle persone con disabilità relativamente alla loro sessualità? E i loro tabù?

Il pregiudizio deriva dalla scarsa conoscenza del proprio corpo e dallo scarso desiderio sessuale, che a loro volta derivano dalla mancanza di educazione sessuale e dai pregiudizi dei “normodotati”. Credo che il pensiero prevalente sia: “sono disabile, nessuno vorrebbe stare con me”, quindi si tende a reprimere la sfera sessuale, non ci si piace, e non si fa nulla per piacere agli altri. Si entra in un circolo vizioso.



Qual'è la prima e più piccola cosa che consiglieresti alle persone disabili di modificare per avviarsi sulla via del superamento dei propri tabù?

Imparare a vedersi come uomini e donne, imparare a piacersi.



Vuoi dare qualche indicazione a chi volesse iscriversi al gruppo?
Basta mandarmi un messaggio privato su Facebook, richiedermi l’amicizia, e io aggiungerò al gruppo chi sarà interessato



Ti auguro buona fortuna per il percorso che hai intrapreso, di cui mi sento partecipe. Immagino che non sia facile per le persone esporsi e quindi anche che la variabile tempo sia fondamentale. Ma una cosa è certa: da chi hai conosciuto hai ricevuto tanti consensi e questo sarà anche la tua forza dinnanzi ai silenzi di chi, tacitamente, aspetta che pubblichi un altro post!













Nessun commento: