Quando ho incontrato Federica Gagliardo, di lei mi
ha colpita soprattutto la sua forza propositiva.
Federica è una combattente e come tutti coloro
che hanno individuato un obiettivo nella loro vita, desidera
condividerlo. Federica è fondatrice e amministratrice del gruppo
Facebook “Diversa libido” volto a creare uno spazio di confronto
sul tema della sessualità connessa alla disabilità:
“HO CREATO IL GRUPPO PER PARLARE DI "DIVERSA
SESSUALITA'" PERCHE' LA NOSTRA SESSUALITA' NON RIMANGA ASTRATTA,
MA DIVENTI CONCRETA, CONFRONTANDO LE NOSTRE ESPERIENZE E SUPERANDO I
NOSTRI TABU'.
POTREMO AVVALERCI DEL SUPPORTO DELLA PSICOLOGA E
SESSUOLOGA MONICA CAPPELLO E DELLE CONSULENTI DEL BENESSERE SESSUALE
DI ROSSOLIMONE”
Federica
Federica, qual'è stata la scintilla che ti ha
fatto nascere l'idea di aprire un gruppo su questo argomento?
E’ una storia un po’ lunga, poiché il
gruppo è frutto di un percorso di riflessione, ancora in atto. Non
ho mai avuto un buon rapporto con il mio corpo e con la mia
sessualità, perché nessuno mi ha mai insegnato questo tipo di amor
proprio. Poi, un annetto fa ho conosciuto Susanna di RossoLimone, che
mi ha aperto un mondo: mi ha fatto capire che devo volermi bene,
apprezzarmi, imparare a conoscere il mio corpo. Ho cominciato un
percorso con una terapista del perineo, che mi aiuta a ridurre la
spasticità congenita dei muscoli vaginali, e, parallelamente, un
percorso con la sessuologia Monica Cappello (laureatasi con una tesi
sul tema “sessualità e disabilità”). Un giorno… mi si è
accesa la lampadina! Avendo il fidanzato e gli amici disabili mi sono
detta: “perché non creare un gruppo nel quale affrontare tutti
insieme l’argomento?”.
A chi è rivolto questo gruppo?
In primis, come è ovvio, è rivolto alle
persone disabili, che possono condividere e confrontare le proprie
esperienze. In secondo luogo, possono partecipare professionisti che
possono avere a che fare con la disabilità: ginecologi, ostetriche,
psicologi, fisioterapisti, che possono fornire preziosi spunti di
riflessione, dare piccole soluzioni ai problemi esposti, e magari
approfondire la conoscenza del mondo della disabilità e migliorare
il loro approccio nei confronti delle persone disabili. Infine,
vorrei che partecipassero i genitori di persone disabili, i quali
purtroppo non vedono i figli come portatori di sentimenti e desideri
sessuali e affettivi, ma come “esseri asessuati”.
Quali aspettative avevi e hai in merito?
Avrei voluto che i disabili partecipassero
attivamente, ma nessuno lo fa, e questo mi amareggia molto. Avevo
pensato di chiudere il gruppo, ma le ragazze di RossoLimone mi hanno
convinta a non farlo perché pensano che la gente legga ciò che
viene condiviso: me lo auguro…!
Quali dunque pensi siano i pregiudizi che le
cosiddette persone “normodotate” hanno nei confronti della
sessualità delle persone con disabilità?
Per fortuna ho conosciuto persone che sono
andate oltre la disabilità, guardando quella che sono e trattandomi
come loro pari. Di contro, ci sono persone che considerano i disabili
come persone prive di una propria personalità e bisognose di
continua assistenza. Il pregiudizio deriva proprio dalla incapacità
di vedere i disabili come portatori di bisogni affettivi. In parole
povere: “chi se lo/la prende?”
Quali i pregiudizi delle persone con disabilità
relativamente alla loro sessualità? E i loro tabù?
Il pregiudizio deriva dalla scarsa conoscenza
del proprio corpo e dallo scarso desiderio sessuale, che a loro volta
derivano dalla mancanza di educazione sessuale e dai pregiudizi dei
“normodotati”. Credo che il pensiero prevalente sia: “sono
disabile, nessuno vorrebbe stare con me”, quindi si tende a
reprimere la sfera sessuale, non ci si piace, e non si fa nulla per
piacere agli altri. Si entra in un circolo vizioso.
Qual'è la prima e più piccola cosa che
consiglieresti alle persone disabili di modificare per avviarsi sulla
via del superamento dei propri tabù?
Imparare a vedersi come uomini e donne,
imparare a piacersi.
Vuoi dare qualche indicazione a chi volesse
iscriversi al gruppo?
Basta mandarmi un messaggio privato su Facebook, richiedermi l’amicizia, e io aggiungerò al gruppo chi sarà
interessato
Ti auguro buona fortuna per il percorso che hai
intrapreso, di cui mi sento partecipe. Immagino che non sia facile
per le persone esporsi e quindi anche che la variabile tempo sia
fondamentale. Ma una cosa è certa: da chi hai conosciuto hai
ricevuto tanti consensi e questo sarà anche la tua forza dinnanzi ai
silenzi di chi, tacitamente, aspetta che pubblichi un altro post!
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